domenica 26 ottobre 2014

Verdi

Traviata:

La prima parte del Preludio è per archi soli ( prima violini 1 e 2 divisi, e poi viole e violoncelli). Questa parte del preludio starebbe benissimo come secondo movimento di un qualche concerto per violino di Vivaldi, la somiglianza con l' andante dall'Autunno dalle 4 Stagioni di Vivaldi è molta. Stessa atmosfera, l'ultimo accordo della 3 battuta è proprio Vivaldi...

Il 3 Atto comincia con la ripresa dello stesso preludio ma con tonalità differente, l'atmosfera è la stessa, il preludio, dalla battuta 8 differisce dal precedente. E sviluppa uno stile non propriamente barocco XD. Ma ecco che nelle ultime 6 battute si ritorna allo stile barocco, e qui sembra di sentire una parte del primo brano dallo Stabat Mater di Pergolesi....

Un altro aspetto interessante delle opere di Verdi, anche se in Traviata non ve ne sono molti esèmpi, sono le introduzioni ai recitativi, soprattutto quelli che aprono l'atto; poiché essi generalmente presentano sempre una qualche caratteristica tipica della musica barocca, ad esèmpio le prime 10 battute del recitativo d'introduzione all'atto 2 di Traviata (pare di sentire Händel), il preludio al recitativo di introduzione all'atto 4 di Trovatore, dove i 2 clarinetti suonano un contrappunto tipicamente bachiano sopra un "basso ostinato staccato" suonato dal fagotto.

Un' altra bell'introduzione è quella che si trova all'inizio del recitativo seguente al coro: " Largo al quadrupede" e antecedente al duetto: " Parigi o cara", dove una scala cromatica discendente degli archi trasmette molto pàthos alla scena. Sotto, a dare ritmo a tutte la scena, v'è un tappeto d'archi che eseguono anche l'armonia.

Verso la fine dell' opera (nell' andante sostenuto " Prendi quest'è l'immagine" ) troviamo un altro interessantissimo esèmpio di contrappunto (bachiano, oserei dire). Esso è tra Alfredo e suo padre (non so di che tipo di contrappunto si tratti, poiché ho pochissime conoscenze di armonia purtroppo). Il tutto mentre l'orchestra procede con un ritmo (puntato) a guisa di marcia funebre...

Un'altra scena molto bella ( e resa più interessante dall'accompagnamento musicale che non dalla linea vocale) è senza dubbio la scena delle carte, un bel allegro agitato in tonalità minore, in cui la melodia è fatta da violino 1 e clarinetto in sib 1 e viola e clarinetto in sib 2 (sotto di una terza), mentre violini 2, violoncelli e contrabbassi eseguono una specie di valzer; quindi già la strumentazione dà, di per sé, un'atmosfera cupa alla scena, che viene interrotta 3 volte dalla melodia disperata di Violetta (sempre in forma di valzer) che teme il peggio. La tensione musicale aumenta quando comincia la disfida tra il Barone e Alfredo, qui la strumentazione aumenta: alla melodia si aggiungono anche due flauti traversi, mentre i violini 2 tacciono e i violoncelli eseguono due "sestine a battuta", in cui accentano la note del basso e poi ribattono la 5a. La tensione aumenta ancora di più quando interviene il coro: "Bravo davver" , flauti traversi e clarinetti vengono sostituiti da oboi e fagotto; i violini 2 sostituiscono le viole, ed esse hanno la stessa figurazione dei violoncelli; la tensione aumenta sempre più fino a quando il do di flauti traversi, fagotto e corno in fa la spezza e si procede verso la fine del brano: dopo l'ultimo intervento di Violetta, la "tempesta" si placa e le figurazioni tornano ad essere quelle iniziali. E dopo l'ultimo cupo "andiam" del barone il brano termina con la ripetizione per due volte delle note degli accordi fondamentali del brano da parte di viole, violoncelli e bassi ( REb-DO-LAb-FA), mentre i violini hanno sempre le stesse due note (LAb - FA).

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