lunedì 13 ottobre 2014

IL MASTER

Riscrivo qui dopo tanto tempo per descrivere, o perlomeno, per cercare di descrivere le emozioni che possono essere trasmesse da un master.
Il master è come una scuola, è una lezione di gruppo. Ma è sbagliato dire che esso sia migliore/peggiore di una lezione singola. Si tratta di lezioni singole ma davanti ad un "pubblico", questo è forse l'aspetto più interessante del master, poiché vi sono persone che assistono alla tua lezione ed anche ai progressi fatti. Dal mio punto di vista credo che da un master si possano attingere elementi detti agli altri studenti, ma con parsimonia, poiché ogni voce/persona ha le sue peculiarità.

Detto ciò voglio parlare della mia esperienza. Il master è cominciato venerdì con il mitico maestru! Ma, nel mio caso, è cominciato in modo snervante poiché avevo le corde vocali infiammate (mai cantare un' opera come Trovatore, dove, nel coro, tu sei l'unico basso -baritono nel mio caso- :) ). Il primo giorno è stato tragico, poiché la mia ansia da prestazione, il mio quasi ossessivo volere tenere tutto sotto controllo e la mia maniacale (alle volte) piuccheprefezione, mi hanno portato a fare un quasi casino, sia nei vocalizzi che nell'aria che avrei dovuto cantare ("Ho capito signor sì" - Masetto, Don Giovanni - Mozart). Il primo giorno è stato veramente tragico al punto che sarei voluto scappare ed abbandonare il canto.  Ma, un'altra caratteristica che mi contraddistingue, è la determinazione che metto nelle cose che veramente mi piacciono, e quando riesco a spegnere quella parte malata del cervello che si fa troppe pippe mentali, si accende la parte DETERMINATA e sana. Quando quel meccanismo parte, so' c....i!!!!!

Il secondo giorno è stato ancora più brutto del primo, evidentemente tutte le ansie e il senso di tristezza del giorno precedente si erano amplificate ancora di più e un senso di ansia, disperazione e incapacità si erano impadronite della mia parte conscia. L'aria venuta terribile, tutta mezza stonata, vocalizzi ancora più brutti del giorno precedente; dopo quella parte di lezione, sono uscito devastato e quasi in lacrime pensando alla figuraccia fatta (la famosa piuccheperfezione del c....!).

Il pomeriggio del secondo giorno non so cosa mi sia successo: mi sono sbloccato, siamo rimasti tutti a bocca aperta per la bellezza dell' esecuzione dell'aria (che benché non sia difficile come quelle degli altri personaggi dell'opera, è pur sempre difficile poiché molto veloce e parlata). Ritornando all'aria, tutte le insicurezze erano sparite, fiati giusti, ho preso tutte le note (maledetti do) ahahahah e mi sono letteralmente smascellato. Da lì è stata tutta una discesa positiva, anche se gli altri si erano preparati due arie, io ho preferito concentrarmi solamente su una, anche perché al momento il mio repertorio canoro è limitato (anche se ho cantato parti da comprimario nelle opere dello scorso anno, non mi sarei potuto presentare cantando Fiorello, Marullo, un gitano, un contadino o il barone!!!!) xD

Voi vi chiederete, <ma non potevi fare un'altra aria?> No, poiché al ritorno dalle vacanze u maestru mi ha detto di cominciarmi a vedere quest'aria, poiché secondo lui essa è nelle mie corde (e come sempre, ci prende); quindi ho cominciato a studiarmi l'aria, ma anche tutte le parti cantate dal suddetto. Mi sono appassionato a quest'opera e a questa parte e... LA VOGLIO FARE!!! Ovviamente l'ultima parola spetta al boss, ma credo che sabato pomeriggio mi sono reso realmente conto che se non avessi cantato bene l'aria al master non avrei più avuto possibilità di cantare questo ruolo. Ovviamente con ciò non voglio dire che voglio cantare l'aria per uno sfrenato narcisismo, o che se il maestro mi dirà: NO! Io me ne andrò sbattendo la porta, ci vuole razionalità e umiltà nel canto; ma io spero che potrò farla, ma non per narcisismo, ma poiché credo che sarebbe un enorme regalo che farei a me stesso per tutti gli sforzi che sto facendo, anche perché diciamola tutta, Masetto un po' mi somiglia xD



Nessun commento:

Posta un commento