domenica 23 marzo 2014

Nell'ultimo recitativo della Passione secondo Matteo troviamo un altro spunto di riflessione molto interessante. Tutti i protagonisti (i solisti del I coro e il coro II) vogliono salutare Gesù. Ad ogni riflessione dei solisti del primo coro risponde il coro II con una frase semplice quanto complessa: "Mio Gesù buona notte". A livello musicale possiamo vedere come la struttura degli assoli sia uguale a quella dei recitativi accompagnati del Cristo e come ogni assolo sia una elaborazione dell'intervento precedente. Per quanto riguarda il II coro v'è da dire che ad ogni risposta, una voce parte prima delle altre:
Basso solo - Soprano II
Tenore solo - Contralto II
Contralto solo - Basso II
Soprano solo - Tenore II 
Con questa struttura Bach voleva sottolineare che non solo la massa, ma anche le singole voci vogliono dare l'estremo saluto al Salvatore. Un'altra particolarità, un'osservazione personale, che non sono mai riuscito a trovare scritta da nessuna parte è la seguente: 
- applicando la melodia (non tutta) del corale ("Meinen Jesum laß ich nicht") ai primi due interventi del coro e all' ultima parte dell' intervento del Soprano solista; possiamo vedere come questa vi si possa facilmente adattare, sia ritmicamente che melodicamente.
Ora la mia domanda è la seguente: Bach era consapevole che gli interventi del II coro possono essere considerati una parodia o per dire meglio, un' evoluzione della melodia del corale? Voleva intendere con questo messaggio sottinteso che nonostante la morte, i fedeli del Salvatore non lo abbandoneranno mai?